FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA SUL GRANO DURO
Pubblicato da Confagricoltura in Grosseto · 23 Gennaio 2018
Un patto di filiera per rafforzare la competitività della pasta italiana
aumentando la disponibilità di grano duro italiano adatto alla pastificazione,
incentivandone la produzione sostenibile e la tracciabilità, e sostenendo gli
agricoltori che scelgono di puntare sulla qualità. Questi i punti principali
del protocollo di intesa per migliorare il grano duro italiano siglato
oggi da AIDEPI - Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta
Italiane, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, CIA – Agricoltori
Italiani, Confagricoltura, Copagri – Confederazione Produttori
Agricoli e ITALMOPA - Associazione Industriali Mugnai d’Italia. “E'
un atto di grande valore – ha commentato il presidente di Confagricoltura
Grosseto, Attilio Tocchi – perché apre scenari più tranquilli per i tanti
agricoltori che gli anni scorsi hanno investito nella produzione di grano e si
sono trovati, tra perdite di prodotto e ricavi insostenibili, a bloccare le
semine ormai ormai economicamente insostenibile. Insieme a Cia, Alleanza delle
Cooperative e Copagri rappresentiamo 3 milioni di associati che gravitano nel
settore agricolo, 1,1 milioni di imprese agricole e 5mila cooperative
agroalimentari distribuite su tutto il territorio nazionale, per un volume
complessivo produzione, trasformazione e industria di circa 60 miliardi di euro. Questo
protocollo – continua Tocchi rappresenta dunque una risposta concreta,
volontaria e “di squadra” ad alcune criticità di filiera che ostacolano la
crescita del settore.” Il presidente di Confagricoltura Grosseto spiega poi che
l'offerta di grano italiano, già penalizzata da una eccessiva polverizzazione, è
spesso non pienamente adatta alle esigenze qualitative dei mugnai e dei pastai
e la mancanza di strutture di stoccaggio adeguate rende difficile la
valorizzazione e la classificazione della materia prima, che conseguentemente
viene ricercata sui mercati esteri. L'accordo prevede 5 ambiti di intervento al
fine di valorizzare la qualità del grano duro italiano: Incrementare la
disponibilità di grano duro nazionale di qualità e prodotto in modo sostenibile
per venire incontro alle esigenze dell'industria molitoria e della pasta,
incentivare e sostenere l'agricoltura virtuosa con premi di produzione legati
al raggiungimento di standard qualitativi del grano e alle caratteristiche del
territorio di produzione, concentrare progressivamente l’offerta di grano duro
e censire i centri di stoccaggio idonei alla conservazione del grano duro di
qualità, ma anche stimolare formazione, ricerca e innovazione nella filiera
italiana grano-semola-pasta, ed infine promuovere e difendere in maniera coesa
un’immagine forte della pasta italiana e garantirne la sicurezza anche
attraverso la tracciabilità informatica dei vari passaggi della filiera.
“Per rendere operativo il protocollo di filiera – conclude Tocchi - verranno istituiti dalle organizzazioni tre gruppi di lavoro che opereranno, rispettivamente, sulla parte agronomica, su ricerca e sviluppo e sulla comunicazione.”
“Per rendere operativo il protocollo di filiera – conclude Tocchi - verranno istituiti dalle organizzazioni tre gruppi di lavoro che opereranno, rispettivamente, sulla parte agronomica, su ricerca e sviluppo e sulla comunicazione.”