E’ MAREMMANA E DI BUFALA LA MIGLIORE RICOTTA AL MONDO
Pubblicato da Confagricoltura in Grosseto · 23 Gennaio 2018
La ricotta di bufala La
Maremmana del caseificio Inno al Sole vince la medaglia d'oro ai World Cheese
Awards in Inghilterra. Un altro successo per il caseificio della famiglia
Pallini e per la maremma delle eccellenze fuori dai confini nazionali. Alle spalle
della ricotta premiata, una prodotta negli Stati Uniti e una irlandese. “E’ la prima volta che siamo presenti a
questo concorso - spiega Guido Pallini -
al quale partecipano formaggi provenienti da tutto il mondo. Pensate che
erano più di tremila. Perciò il premio che ci è stato riconosciuto ha un grande
valore che conferma, anche nel contesto
internazionale, come la nostra ricotta di bufala abbia il gradimento che già possiede
a livello nazionale.” Infatti, la ricotta di bufala, grazie al suo sapore delicato
e alla sua cremosità, accontenta i palati dei clienti toscani, in una terra
dove sono già presenti
ottime produzioni di ricotta di pecora e di mucca. Ma per l’azienda Pallini non
è il primo riconoscimento ottenuto nel 2017. Come non segnalare la menzione d’onore al Tuscany Food Awards e
ben quattro formaggi premiati ai Great Taste Awards di Londra. “Sono molto
soddisfatto per il premio ottenuto - ammette il giovane imprenditore - perché conferma
che il percorso intrapreso è quello giusto, ossia puntare sui prodotti di
nicchia di altissima qualità, capaci di rispondere
alle richieste di un mercato sempre più esigente. Confesso - conclude Pallini -
che questa nostra propensione alla esternalizzazione del mercato ci fa sentire
tutto l’orgoglio di essere ambasciatori della maremma nel mondo”. All’azienda
Pallini sono giunte le congratulazioni del presidente di Confagricoltura
Grosseto, Attilio Tocchi, che ha sottolineato come proprio l’azienda condotta
da Guido abbia fruito in passato di un progetto integrato di filiera (PIF) sul
latte bufalino che le ha permesso di aggiungere, agli ottimi livelli
qualitativi, una capacità produttiva indispensabile per aggredire i mercati
esteri.