DAL CETA RISULTATI BUONI ANCHE IN MAREMMA
3 Ottobre 2019
“Il Ceta è un buon accordo, visto che continuano a salire le
esportazioni di prodotti agroalimentari della Ue sul mercato canadese, grazie
all’accordo economico e commerciale bilaterale entrato in vigore, in via
provvisoria, nel settembre 2017.” Attilio Tocchi presidente di Confagricoltura
Grosseto mette di nuovo l’accento su questo accordo che sta portando indubbi
vantaggi anche per i settori più significativi della produzione maremmana, come
il vino, il formaggio e l’olio. “Dai dati diffusi dalla Commissione europea -
continua Tocchi - le esportazioni di settore destinate al Canada sono aumentate
del 7% nel 2018. Per i formaggi, in particolare, con il 33%, la crescita è risultata
nettamente superiore alla media, mentre per i vini, il rialzo è stato del 10%.
A proposito di formaggi - spiega il presidente di Confagricoltura Grosseto -
nel primo semestre dell’anno si è registrata un’inversione di tendenza. Le
esportazioni sono diminuite di oltre il 30 per cento, come segnalato dai nostri
produttori. Il tutto si deve ad un’inefficiente gestione delle quote previste
dall’Accordo Ceta. Ragione per cui occorre continuare a lavorare per la piena
applicazione dell’accordo. Anche i caseifici maremmani che esportano hanno aumentato
di quasi ill 20% il loro export in Canada e nel giro di cinque anni ci sono
tutti i presupposti perché le esportazioni raddoppino.” Ma Tocchi si spinge
oltre e in base ai dati fa emerge come anche il mercato statunitense sia stato
particolarmente ricettivo nei primi mesi del 2019 verso soprattuto i prodotti
IG e di qualità. “Una scelta - spiega - probabilmente dipesa dal possibile
aumento dei dazi che potrebbe scattare a metà ottobre. Resta comunque il fatto,
numeri alla mano, che quello con il Canada si sta rivelando un buon accordo per
il settore agroalimentare, tenendo anche conto che, almeno finora, non c’è stata
la temuta invasione canadese di grano duro e carni bovine, vaticinata dalle
cassandre di turno.”